In Italia, il congedo di maternità è un obbligo e un diritto… che tutela tutte le mamme e, da qualche anno, anche i papà!
Quanto dura il congedo di maternità?
Prima del marzo 2000 il congedo di maternità era suddiviso in 2 mesi prima del parto e 3 mesi dopo il parto. Dal marzo del 2000 è possibile posticipare l’astensione pre e post partum, smettendo di lavorare un mese prima del parto e ricominciando 4 mesi dopo il parto. Il congedo di maternità è il periodo in cui la lavoratrice ha l’obbligo di astenersi dal lavoro.
Quando puo’ essere allungato il congedo di maternità?
Il congedo di maternità può essere anticipato qualora il medico ritenga che le condizioni di lavoro o di salute della donna possano mettere a rischio la gravidanza o l’allattamento. In quest’ultimo caso è possibile anche posticipare il ritorno al lavoro, fino a 7 mesi dopo il parto.
In particolare, il congedo anticipato viene imposto:
- nel caso di gravi complicanze della gestazione o preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
- quando le condizioni ambientali o di lavoro siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino/a;
- quando la lavoratrice addetta a lavorazioni pesanti, pericolose o insalubri non possa essere spostata ad altre mansioni. (art. 17/T.U.)
Il congedo parentale
Il con
Il congedo parentale
Il congedo parentale (ex astensione facoltativa) spetta per ogni bambino a entrambi genitori, anche contemporaneamente, fino agli 8 anni del bambino, e per un periodo complessivo di 10 mesi, tra i due genitori.
Hanno diritto al congedo parentali i genitori dipendenti, o le lavoratrici madri autonome (massimo 3 mesi). La durata del congedo parentale puo’ essere prolungata fino a 3 anni, nel caso di un figlio portatore di handicap.
La Vita Inizia Prima della Nascita
Il ruolo centrale della vita prenatale per un sano sviluppo del corpo, dell’anima e dello spirito.
Cambiamo il mondo un bambino alla volta!
Marisa Bettio e Marcello Pamio